Prima era un’etichetta bianca, e il suo visual una volpe con calice, seduta su un ramo o una specie di nido. Molte idee, e confuse.
L’obiettivo era di riposizionare più in alto i vini sul mercato italiano, e sottolineare l’orientamento biologico del produttore.
Così abbiamo ripensato completamente lo story-telling e scelto di eleggere e rielaborare uno solo degli elementi presenti nelle etichette precedenti: il nido. Ridisegnandolo completamente, l’abbiamo trasformato in un marcatore minimal ed essenziale: un contenitore di valori. Prezioso come un gioiello, è allo stesso tempo “inclusivo”: dice che la cantina è la “culla dei vini”. Il restyling ha elevato il brand Russian anche grazie alla rielaborazione tipografica: con opportuni interventi grafici abbiamo personalizzato il font bodoniano per farlo diventare più logotype.
La nuova etichetta è caratterizzata da una “nuova” verticalità che abbiamo introdotto anche nelle confezioni. L’uso della carta tattile a fondo avana naturale sottolinea l’approccio sostenibile e l’approccio di Russian in vigna e in cantina, confermato anche dalle certificazioni in retroetichetta.